
1938. L’invenzione del nemico
Tonino Tosto
“Le leggi razziali – afferma il presidente Giorgio Napolitano – emanate dal regime fascista nel 1938 preparano di fatto l’Olocausto. Bisogna ricordare gli atti di barbarie del nostro passato per impedire nuove barbarie, per costruire un futuro che si ispiri a ideali di libertà e di fratellanza tra i popoli”. Un capitolo inquietante della nostra storia, spesso rimosso, raccontato attraverso le testimonianze di persone che hanno conosciuto (direttamente o indirettamente) le conseguenze delle leggi razziali; arricchito dalle riflessioni di storici, di rappresentanti delle Comunità ebraiche, di associazioni di ex deportati, dai ritagli di stampa, dalle leggi e dai decreti. Grazie alle leggi del 1938 gli italiani si scoprono ariani come i tedeschi, e i cittadini di appartenenza ebraica sono espulsi, impediti nello studio, nelle professioni, nelle arti, nella scienza e, in seguito, deportati e vittime della “Endlösung der Judenfrage” (Soluzione finale). Questo libro, affrontando un tema come le leggi razziali del fascismo italiano, vuole, di fronte al ritorno alla quotidiana invenzione di un nemico, evitare – anche dopo settanta anni – l’oblio delle coscienze. Si vuole qui significare un’esigenza di fare e reagire con la memoria e con la conoscenza. La cultura della vita e della convivenza civile come arma pacifica, contro ignoranza e immemoria, contro il revisionismo e il giustificazionismo che generano mostri e possono provocare – nonostante i ripetuti e sempre forti “mai più!” – un ritorno, sotto altre forme, ad un passato nel quale si staglia la nera macchia delle dittature, della guerra e della cultura della morte.
- Pagine: 208
- Collana: Studi e Saggi
- Tematica: Storia
- Codice ISBN: 978-88-8421-197-2